FIGHT OR FLY VS REST AND DIGEST
Nel precedente articolo sono stati introdotti i concetti di valutazione fisiologica e valutazione funzionale, oggi ci concentreremo su quella fisiologica e su quanto sia importante eseguire una valutazione iniziale, prima di intraprendere l’attività motoria e sportiva, per poter inquadrare inizialmente e programmare, successivamente, al meglio il lavoro da svolgere al fine di raggiungere il proprio obiettivo.
La valutazione fisiologica di un individuo prevede l’analisi e lo studio di tutti quei fattori che vanno dallo stato di attivazione del Sistema Nervoso Autonomo, il quale si suddivide in Sistema Simpatico e Sistema Parasimpatico, che passano per la composizione corporea ovvero ciò che ci compone, i fluidi, la massa magra, la massa grassa, i muscoli, le ossa ecc., per poi esprimersi nella salute e nella performance.
Cos’è il Sistema Nervoso Autonomo (SNA)? Quali funzioni esegue? Cosa controlla? L’SNA regola e gestisce tutte quelle funzioni definite autonome, come per esempio la respirazione, la digestione, il battito cardiaco, la produzione ormonale ed il sistema immunitario, funzioni sulle quali non si ha un controllo “volontario”.
In maggior dettaglio il Sistema Ortosimpatico (o più comunemente Simpatico) e il Sistema Parasimpatico agiscono su vari organi ed apparati in maniera diversa e spesso antagonista. Normalmente sono tonicamente attivi, per cui è sufficiente la variazione del tono dell’uno o dell’altro a provocare le modificazioni funzionali degli organi controllati; concorrono, quindi, al concetto di equilibrio, definito omeostasi, dell'organismo.
La componente Ortosimpatica si attiva soprattutto al mattino, durante l’attività fisica, durante il lavoro, nei momenti di tensione, aumenta la contrazione muscolare e gli ormoni dello stress, come per esempio il cortisolo, e la reattività di tutto il “sistema corpo”.
La componente Parasimpatica, invece, si attiva durante la sera, promuove il riposo, la digestione ed il relax; diminuisce la contrazione muscolare scheletrica facilitando i processi di assorbimento e favorisce il recupero delle energie e delle risorse.
Stati di stress cronico, stati di ansia, errori nella gestione dell’alimentazione e dello stile di vita possono mettere a dura prova i due sistemi rischiando di sbilanciare questo equilibrio fondamentale per il corretto funzionamento della “macchina corpo”. Un esempio di estrema espressione di iperattività ortosimpatica non bilanciata è l’attacco di panico (tachicardia, pressione alta, ritmo respiratorio rapido), mentre quella di iperattività parasimpatica non bilanciata è lo stato di depressione/apatia (bradicardia, pressione bassa, ritmo respiratorio lento).
Dai contesti clinici a quelli sportivi, l’analisi della variabilità della frequenza cardiaca associata alla valutazione degli indicatori dell’attività del sistema nervoso autonomo offre un ausilio di rilievo in una crescente varietà di applicazioni come per esempio la diagnostica ed il monitoraggio dei disturbi correlati allo stress, dei disturbi infiammatori cronici e delle patologie autoimmuni, l’analisi delle espressioni psicologiche e delle emozioni così come la produzione di programmi personalizzati al fine di aumentare la longevità e la performance psicofisica e sportiva.
Il dispositivo medico PPG Stress Flow, grazie ad una tecnologia di misurazione pletismografica multicanale applicata alle estremità distali degli arti, consente l’esecuzione di un esame totalmente non invasivo della durata di circa 10 minuti e permette lo studio ed il monitoraggio diretto di tutte le funzioni del sistema nervoso autonomo e dei relativi processi di biofeedback.
Avere un Sistema Nervoso Autonomo non coordinato e sincronizzato è molto più comune di quanto si possa pensare infatti i sintomi più comuni di un sistema “disregolato” sono:
• Mani e piedi sempre freddi
• Acidità e gonfiore di stomaco dopo i pasti
• Inibizione della peristalsi intestinale
• Alterazione del sonno
• Cefalea
• Difficoltà a rilassarsi e/o a concentrarsi
• Livelli di energia molto bassi durante la giornata (stanchezza cronica)
• Ricerca di “confort food” nella finestra serale
• Stati d’ansia, blocchi emotivi, depressione, apatia.
Chi di noi non ha mai accusato questi sintomi? Quanti ne hanno ne hanno sofferto magari per più di 6 mesi installando così un loop cronico? Quante volte, a causa di questi sintomi, si è stati impossibilitati o limitati nel lavoro e/o nell’attività sportiva? A volte può capitare di non essere in forma, una tantum, il “problema” è quando ne soffriamo per lunghi periodi di tempo in cui quasi adattiamo la nostra vita al sintomo, sintomo che nonostante l’impegno e la fatica non ci permette di raggiungere i nostri obiettivi.
Questo è valido dal contesto salute al contesto sportivo, in entrambi è necessaria la salute per la massima condizione e performance. Non è possibile fare salute senza sport purtroppo, però, è possibile fare sport senza salute e al giorno d’oggi sono ancora troppe le persone che superano questo sensibile e fondamentale limite.
Per poter raggiungere i propri obiettivi col massimo della forma e soprattutto in totale sicurezza è necessario, quindi, valutare ed analizzare con test oggettivi mirati e specifici tutto ciò che riguarda l’individuo per poi metterlo a conoscenza del suo stato di salute o di prestazione prima che inizi il suo percorso, durante per verificare con nuovi esami oggettivi l’effettivo miglioramento e per eventualmente calibrare il programma da seguire al meglio e alla fine del suo percorso ripetendo gli stessi test e confrontando i dati raccolti durante tutto tragitto.
Diffidate dai guru improvvisati, affidatevi alle tecnologie scientificamente validate e ai professionisti di settore specializzati nella valutazione e nell’analisi del dato, solo valutando è possibile confrontare gli effetti di un qualsiasi intervento.
Gaia di Laura Frattura
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26/11/2020
